Ognuna di queste tecniche contribuisce, con le sue specificità, a fornire diverse tipologie di informazioni: sui pigmenti, sui leganti organici, sulla sequenza degli strati pittorici, e sui fattori di degrado.
La diagnostica applicata ai beni culturali è fondamentale nei lavori di restauro in quanto, insieme alle conoscenze degli storici dell’arte, degli architetti e dei restauratori, fornisce un quadro completo per la comprensione approfondita dei materiali e delle tecniche esecutive.
Siamo in grado di proporre un servizio diagnostico accurato per la caratterizzazione dei materiali utilizzati nella realizzazione delle opere che costituiscono bene culturale, in modo da poter permettere la messa a punto di protocolli operativi adatti per la loro conservazione.
Nel 2010 abbiamo effettuato un’estesa campagna diagnostica nella Chiesa della Missione (Mondovì – CN), sui dipinti della volta realizzati da Andrea Pozzo e sugli stucchi delle pareti realizzati da Marco Mutis; questo progetto è stato condotto con il Politecnico di Milano – Laboratorio Materiali e Metodi per il Patrimonio Culturale, al quale ha partecipato anche il Getty Conservation Institute di Los Angeles nell’ambito del progetto “Organic Materials in Wall Painting”, vista l’importanza e unicità del ciclo pittorico.
Dal 2012 è stata inserita all’interno dell’equipe di restauro una diagnosta professionista, che lavora costantemente in cantiere, in contatto diretto con i restauratori, i direttori scientifici, i committenti e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino.
